L’estate degli amori
quest’estate ho deciso di raggiungere persone che conoscevo poco e che mi ispiravano molto.
Donne che per quanto poco io le abbia conosciute, mi facevano provare una sensazione di allegria, di pace e di profonda conoscenza di sé e del mondo.
Sono andata in Puglia con la mia figlia più piccola, il nostro viaggio mamma-figlia, per raggiungere una sua amica e la sua famiglia che non conoscevo .di solito ci vogliono 3 giorni perchè io mi adatti (mi manca il mio bagno, i miei libri, i miei spazi)
ero in una bella stanza che guardava la piscina, ma ci sono stata ben poco. Io che non amo la vita di mare, mi ritrovavo a passare infinite ore in spiaggia, a parlare con una donna, Fanny, con la quale sin da subito stavo talmente bene da poterci permettere di stare in silenzio, di piangere se eravamo commosse, unite da un dolore che seppur in maniera diversa ci aveva colpite entrambe.
Poi è arrivata sua cugina, Paola, straordinaria donna dai modi discreti, che ha saputo sciogliere il suo cuore nell’arco di un pranzo.
Mi hanno fatta sentire parte di qualcosa, di un mondo che era tutto loro da anni e nel quale con garbo e forza mi hanno messa, regalandomi affetto e stima, complicità e sorprese.
Una visita in un’enoteca dove sognavo di andare a degustare il Primitivo di Manduria, una cena in un a meravigliosa Masseria del ‘600.
bagni di sole e di parole.
Luna, mia figlia, felice con la sua amica Giorgia con la quale anche a Torino passiamo intere serate a parlare.
La figlia adorabile di una di queste amiche, Ludovica, con la quale la sera parlavo al telefono dal mio terrazzo guardando la luna. persone vere. ciò di cui avevo bisogno dopo un anno tanto duro.
Torno a Torino qualche giorno, il tempo di fare 3 lavatrici e riparto con le mie figlie per la Sardegna , dove siamo state mille volte.
Raggiungiamo un amico di mia figlia che è lì con sua mamma, Giulia, con la quale avevo passato una serata bellissima a parlare fino alle 2 del mattino a Torino, isolandoci dalla cena di classe,
E dopo 2 ore mi sento a casa.
L’hotel è sul porto, vedo le barche ormeggiate, il mare, il piccolo porto. Una sensazione di casa, delle mie vacanze in barca con mia madre.
Dopo qualche ora, incontro Viviana, bella e simpatica, che mi fa 1000 domande intelligenti.
Il giorno dopo incontro Paola, così simile a me da non riuscire a capire quando stesse parlando lei e quando io, con una bella figlia dell’età della mia figlia più grande Gaia.
Le ragazze escono insieme e noi due ci invitiamo a cena fuori, su una romantica terrazza sul porto, a parlare, sognare, confidarci.
Da lì in poi siamo sempre state tutte inseme, felici e spensierate, come se ci conoscessimo da sempre.
Spiaggia, libri, parole, silenzi, bagni, cena al ristornate, a casa, sempre insieme.
Consapevoli di non vivere tutte nella stessa città ma certe di non perderci.
Quando siamo partite erano tutte lì al porto a salutarci, con la promessa di non perderci.
Le mie figlie ed io ci siamo spostate a Porto Cervo in un posto incantato in mezzo a giardini meravigliosi, sul mare. E sono venuti a stare con noi due amici di mia figlia, Sofia e Daniele. Ho vissuto esperienze emozionanti con Daniele, ci è successo di stare 8 ore sdraiati sui cuscini nella pineta guardando il mare e parlando delle nostre vite, in un flusso di coscienza infiniti ed intenso. Con Sofia era belo truccarci insieme prima di uscire, parlare d’amore, dei sogni.
La sera a volte uscivamo insieme, una sera le ragazze sono uscite e Dani ed io siamo andati a cena nel mio ristorante preferito, col nostro tavolo sulla piscina e dei musicisti che facevano performance da brividi. Siamo andati a ballare, io mi sono nascosta dietro una palma per entrare senza fare la coda e abbiamo preso un bel tavolo, ballato, parlato.
Si pensa sempre di di dover andare lontano per fare qualcosa di speciale, io che ho sempre viaggiato mi sono ritrovata a fare uno dei viaggi più belli in Puglia e in Sardegna, senza capire che avevo bisogno di un viaggio dentro me, accompagnata da persone che mi hanno aperto la mente e mi hanno arricchita.
A
avevo bisogno di scappare da me stessa, di esser io e con le mie figlie per potermi liberare da pesi e catene che tutto sommato mi ero messa da sola.
Lontano da casa, dalle mie abitudini, ho ritrovato quei pezzi di me che tanto mi mancavano e che non lascio più andare.
Grazie alle persone che ho trovato , conosciuto e riconosciuto, mi sono sentita leggera, serena, vera. Mi sono sentita io. Non succedeva da tanto tempo. troppo.
Ora sono a casa, ma il benessere continua, lo porto dentro me e lo custodisco negli angoli del mio cuore.
Eternamente grata.
L’inizio di un nuovo viaggio interiore che mi ha ispirata ad iniziare a scrivere il mio libro e a creare il mio progetto di benessere.
Grazie mie muse. Grazie mio sodale.
Per sempre, Laura
Che bello!!!❤️❤️❤️❤️
Giulia Marullo Reedtz Liceo Internazionale Europeo Altiero Spinelli
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grazie!!
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