Ho sempre apprezzato ciò che avevo, conscia di poterlo perdere.
Ma l’ultimo anno non mi ha solo tolto, mi ha defraudata, violentata, impoverita.
Quando Lui si è ammalato di cancro, mi dicevo che ero fortunata ad avere le mie figlie, e mamma che mi aiutava in tutto, il mio patrigno, la famiglia, la famiglia allargata, gli amici, la tata fissa.
Quando mamma si è ammalata, mi dicevo che ero fortunata ad avere tutte le cose di cui sopra.
Ma quando mamma è volata via, col suo soffio vitale sono spirati affetti, sicurezze, seguiti da defezioni motivate da presunti interessi lesi, da ipocrisie e da atti di indifferenza che mi hanno incenerita.
Mi dicevo che ero fortunata ad avere Lui, le mie figlie, il mio patrigno, gli amici.
L’importanza di una persona si pesa da ciò che lascia.
Chi se ne va, chi non resta, non è stato toccato dalla magia, dalla bellezza di chi è partito.
Totò diceva che la morte è ”la livella’. soprattutto costringe a pesare sulla bilancia del dolore chi resta e come resta. Chi sparisce all’improvviso, e chi lo fa con garbo.
Tutti vogliono avere un ruolo importante accanto a chi soffre, un ruolo da attore non protagonista, ma da Oscar.
chi fa la comparsa, resta in disparte magari a piangere in solitudine soffrendo con chi subisce un lutto, senza clamori, senza pubblico. E lo fa con rispetto. Silenziosamente presente.
Quelle comparse sono rimaste e son diventate affetti veri.
Gli attori di performace da Oscar sono stati dimenticati, spariti. Come non fossero mai esistiti.
Quando guardo la mia vita ora vedo poche cose, ma vere.
Soffro di più, parlo di meno.
Ma non spreco più un attimo di quel tempo che mamma aveva tanta paura di non poter avere ad ogni cambio di stagione dell’armadio, quando coi suoi immensi occhi blu mi diceva ‘chissa’ se lo rifarò alla prossima stagione…’ . E io ridevo. per me era eterna.
La primavera sta arrivando , ma non faccio il cambio degli abiti di stagione. Ho un grande guardaroba che li contiene tutti. La primavera non arriva senza lei che portava me e le bimbe a fare shopping nelle vie del centro, a prendere vestiti colorati e i nostri cappuccini senza fine nel tepore di un bar all’aperto.
Le vite di tutti continuano, anche la mia, ma la primavera non arriverà. Passerà il tempo e sarà una torrida estate col mio compleanno che mi rattristirà,, e un rigido inverno. L’autunno no, non ci sarà, perchè lei lo amava. Amava la pioggia, e amava vestirsi coi suoi meravigliosi soprabiti Aspesi e le sciarpe eleganti.
Passeranno le stagioni, e ognuna porterà il ricordo di lei. Poi le feste di compleanno, il Natale, la festa della mamma. Festeggerò per le mie figlie, con le mie figlie. Ma non da figlia.
Mamma era attrice della sua vita, ma sapeva fare la comparsa se necessario, e lo faceva con classe ed eleganza. Sapeva essere presente trasparente, sapeva amare .
Chi l’ha dimenticata, e dimenticato me , non capirà mai che fuggire è da vigliacchi, e che le cose e le persone che non sono in vendita sono le più preziose.
Stasera l’aria è calda, gli uccellini cinguettano, e nella mia nuova casa, che lei aveva visto anni addietro, metto in ordine i suoi abiti, che profumano di lei. Il nostro cambio di stagione.
l.c.
Bellissime parole. Mamma Gloria ne sarebbe orgogliosa, ma forse non condividerebbe tutto perché la sua natura in fondo era l’ottimismo. Sempre.
Un abbraccio forte, in disparte, da comparsa che non vuole premi ma solo, si fa per dire, il tuo bene.
G.
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la mia Gloria… bellissima ed eterna.
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